Ideato da Laura Faoro
Realizzato da Laura Faoro, Fabrizio Rosso, Vico Chamlam Pietro Luca Congedo

Con Laura Faoro, flauti
Fabrizio Rosso, video proiezioni ed elettronica
Pietro Luca Congedo, elettronica

Musiche di Marco Betta, Armando Gentilucci, Vittorio Montalti, Kaajia Saariaho, Cesare Saldicco, Nadir Vassena

Locandina BlueTube

Locandina BlueTube

Una produzione METROPOLITANA MILANESE in collaborazione con CANONE INVERSO

Spettacolo serale realizzato da MM e Canone Inverso per la Giornata Mondiale dell’Acqua. BlueTube è un opera – evento che unisce l’happening, il concerto e l’installazione multimediale.
Intersecando le suggestioni artistiche più contemporanee in un potente mix di video arte, elettronica e performing art, BlueTube sottende un sottile gioco di rimandi: l’acqua, il suono e le informazioni possono vivere e arrivare fino a noi grazie ciascuna al proprio tramite, alla propria specifica conduttura.
L’acqua – blu per antonomasia – è elemento vitale, ma necessita di essere incanalata in un complesso sistema di tubature.
Il flauto è un tubo metallico sonoro legato all’elemento vitale del respiro e in arte al colore blu («Rappresentato musicalmente il blu celeste suona come un flauto», Kandinsky).
Il tubo come “media” digitale volto alla condivisione elettronica di informazioni audio/video è un canale tecnologico ormai globale e virale.
Concetto cardine di questa performance audio-visiva è la dicotomia “libertà – costrizione”, che si esplica nel contrasto tra movimento e fissità, tra rumore e suono, tra l’inafferrabilità dell’acqua nel suo scorrere e il suo essere costretta in tubi e canali, e si concretizza – ancora più drammaticamente – nel contrasto tra la libertà dello spettatore e la prigionia della performer, che si esibirà appunto costretta in un tubo proiettivo, il BlueTube. L’evento si divide in tre momenti distinti di performance, della durata di circa 40 minuti, ognuno a sé stante, nella suggestiva cornice della Centrale dell’acqua di via Anfossi in Milano, un gioiello di archeologia industriale del primo Novecento, parte integrante della performance, in cui lo spettatore si troverà immerso.

I brani eseguiti dal flauto di Laura Faoro, con l’elettronica di Congedo (ambientazioni sonore e live electronics) e i video di Rosso, saranno opere ispirate al tema dell’acqua, o legate all’idea di una sua costrizione in passaggi obbligati,  scritte da compositori contemporanei quali gli italiani Marco Betta (Osservazione del mare), Armando Gentilucci (In acque solitarie), Vittorio Montalti (Labyrinthes) e Cesare Saldicco (Spire V), ma anche la finlandese Kaija Saariaho (NoaNoa) e lo svizzero Nadir Vassena (Come perduto nel mare un bambino). In incipit un’incursione nel Novecento storico francese con Syrinx di Claude Debussy, che esplora il mito dell’origine del flauto in quanto canna, ovvero  il “tubo” sonoro primordiale per eccellenza.

L’evento si divide in tre momenti distinti di performance, della durata di circa 40 minuti ciascuno, ognuno a sé stante, nella suggestiva cornice della Centrale dell’acqua di di via Anfossi in Milano, un gioiello di architettura liberty dell’inizio del novecento, parte integrante della performance, in cui lo spettatore si troverà immerso. La tecnologia sarà ampiamente adoperata ma esibita il meno possibile per lasciare spazio totale alla suggestione musicale e visiva.

L’evento si svolgera’ in tre orari distinti (alle 19, alle 20:30 e alle 21:45).

L’ingresso è gratuito ma è necessario prenotarsi inviando un’email a prenotazioni@mmspa.eu poiche’ i posti disponibili sono limitati.

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